L’Alaska non è solo una terra rigogliosa e selvaggia, imbiancata per buona parte dell’anno da un fitto strato di neve. È una nazione multietnica, che convive con culture diverse ed affascinanti, tradizioni che affondano le radici sin dalle lontane ere glaciali, quando il passaggio venne reso possibile grazie all’aumento del livello delle acque dello Stretto di Bering. Ancora oggi, parte di quei preziosi patrimoni sopravvive ed anzi, esistono comunità che si prodigano perché le antiche pratiche non vengano perdute, e perché i giovani le apprendano, incamminandosi nel lungo percorso che è la vita con un bagaglio di conoscenze fornite dal loro passato. È l’esempio dei Nativi che nei pressi di Anchorage hanno fondato l’Alaska Native Heritage Center, un museo che, oltre ad esporre preziosissimi manufatti risalenti a tutte le tribù indigene dello Stato, funge da centro ricreativo per giovani nativi. Qui i ragazzi imparano le antiche arti di costruire canoe, intrecciare ceste, intagliare il legno, cucire abiti, apprendono antiche danze, musiche e giochi. Qui, insomma, riscoprono le loro origini, fanno conoscenza con i loro antenati, mantengono vivo un ricordo che si trova ancora nel cuore delle generazioni più anziane.

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 Foto Reportage di Federico Borella |  www.federicoborella.com

Federico Borella ha passato quasi tutta l’infanzia in Africa dove eredita dal padre la passione del viaggio e della fotografia. Dopo il trasferimento in Italia ed un master in fotogiornalismo alla Kaverdash di Milano questo giovane fotoreporter (classe 1983) collabora adesso con un importante agenzia (Eikon Studio) e con numerosi settimanali e quotidiani del gruppo Espresso tra cui Repubblica.* 

(*presentazione a cura di Marco Turini)