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      «Ho da qualche tempo ultimato il mio lavoro, conclusosi nella raccolta di qualche centinaio di foto riproducenti disegni eseguiti da internati nei […] campi di concentramento. La mia ricerca si è estesa praticamente a tutta l’Europa – ma anche fuori –, con numerosi viaggi. Lo scopo: pubblicare un volume con i disegni da me scelti, lasciando agli stessi il compito di denunciare e descrivere – non lo si è fatto abbastanza – l’immane dramma» (Lettera di Arturo Benvenuti a Primo Levi, Oderzo, 14 ottobre 1981)

Le storie sono fatte di piccoli enormi eventi. Di studio. Di ricerca. Come quella portata avanti per ben 40 anni da Arturo Benvenuti, intellettuale, scrittore, artista, che nel 1979 ha preso il suo camper per un pellegrinaggio sui luoghi dell’orrore europeo: Auschwitz, Terezín, Mauthausen-Gusen, Buchenwald, Dachau, Gonars, Monigo, Renicci, Banjica, Ravensbrück, Jasenovac, Belsen, Gürs. Ha incontrato decine di sopravvissuti, recuperato testimonianze per restituire alla memoria del mondo dei disegni autografi realizzati dagli internati nei lager nazifascisti durante la loro prigionia. Questa ricerca è diventata un libro, K.Z., 250 immagini, uscito il 22 gennaio edito dalla BeccoGiallo. Il libro è anche una mostra: 65 opere saranno esposte dal 27 gennaio al 15 febbraio alla Libreria Fandango di Roma.

Di ricerca come quella fatta per dieci anni da un giovane regista francese Christophe Cognet. Un’inchiesta attorno all’arte della creazione e del creare che si è spinta sulle orme degli artisti dei campi di sterminio: cosa significa allora l’arte e la bellezza? Parce que j’étais peintre, di Christophe Cognet, viene presentato in anteprima nazionale a Firenze al Cinema Alfieri il 27 gennaio alle 20,30 alla presenza del regista, con una introduzione di Federico Pierotti, dell’Univeristà di Firenze, e interventi di Cyril Neyrat, dell’Haute école d’Art et de Design

Presentazione del film da parte del regista Cognet

Arturo Benvenuti, K.Z. Disegni dai campi di concentramento nazifascisti, Becco Giallo, 26 euro

Christophe Cognet, Parce que j’étais peintre, 2014 (105′, Francia)

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