testo di Luana Salvarani

NOT FOR PASSOVER.

Per quanto riguarda il cibo, mi sono rivolta con fiducia a Whole Foods, cioè l’unica catena di supermercati che ti offre un normale reparto frutta e verdura fresca (normalmente, per esempio da Walgreens e 7-Eleven, il “Fresh and Ready” è un piccolo stand vicino alla cassa, nella zona dove noi teniamo i tic-tac e le lamette da barba, qui stanno un po’ di banane e di mele e al massimo sedano o pomodorini in vaschetta). Whole Foods, come ogni impresa commerciale americana, prende molto sul serio la sua missione.

Qui il bio, il vegano, il “senza qualsiasi cosa” si esercita con la varietà spasmodica di cui il consumatore nazionale abbisogna.

Yogurt di soia?

Sì, ma anche di mandorla, di riso, col mirtillo raccolto a mano e infinite modalità di dolcificazione naturale dettagliate al millimetro.

Acqua? Ecologica e certificata, però poi per trovare l’acqua semplice (quella gassata si chiama “Italian Sparkling” e costa come l’oro, perché è effettivamente d’importazione) bisogna andare nello scaffale più remoto; tutta l’altra acqua è aromatizzata al limone o al lampone, alla menta piperita o all’origano dell’Egitto; tutto naturale eh!

Il mio obiettivo era la pastina, quella da brodo, cibo di cui mi nutro con sconcertante regolarità in ogni stagione (forse a ottant’anni mi nutrirò di costine arrostite sul barbecue, mah). La pasta d’importazione c’è, anche nelle più note marche italiane e di produttori italici trapiantati sul suolo americano. Ma non m’interessa la durum wheat, anche se c’è e pure in formati piccoli, procedo. La pasta all’uovo esiste, si chiama “German Pasta” ed è (viceversa) in formati grandi, dalla pappardella in su. Ma poi della pastina, tipo filini, la trovo, sempre in remoto scaffale. E’ prodotta dalla premiata ditta Manischewitz (fondata nel 1888 da Rabbi Dov Behr Manischewitz), è yolk-free (chissà se l’avversione al rosso d’uovo è legata alla religione o al colesterolo), ed è naturalmente kosher, ma “not for passover”, quindi non per Pasqua. Siamo in agosto quindi posso comportarmi bene anch’io (ma quando k… sarà la Pasqua ebraica, poi?) Comunque, con brodo di pollo biologico e sottilette di cheddar di riso, è buonissima. Grazie, Rabbi.