Cartolina dal gatto Camus e da Giovanna Iorio/

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Sono uscito quasi tutte le sere.
Sono tornato all’alba e mi sono sdraiato accanto a lei senza far rumore.
Sono andato dietro a tutte quelle di Cagliari.
Mi sono invaghito della più crudele.

Uno geloso mi ha minacciato e poi mi ha morso una chiappa.
Son stato tre giorni chiuso in camera. In silenzio.
Lei si è preoccupata del mio silenzio.
Ha fatto un sacco di telefonate.

Due notti dopo ho cercato quel cretino  grigio e spelacchiato gli ho morso io la chiappa.
L’abbiamo fatto, finalmente. E non mi è piaciuto.
Poi l’ho fatto di nuovo con un’altra. E stavolta mi è piaciuto. C’era la luna. I cani abbaiavano.
Sono tornato alle sei ed era già giorno.

Ho perso tanto pelo.
Non ho perso il vizio.

Ho mangiato cose che si muovevano.
Vive
E mi sono piaciute.

Ho ucciso un uccello.
Stamattina l’ho portato in casa.
Lei ha urlato ed è scappata di sopra spaventata.

Domani torniamo a Roma.
Fine di una vacanza.

gattocamus