pensiero di Stefano Spadoni
foto di Andrea Semplici

Asterix, Che Guevara, Don Chisciotte…

Si chiama gioco del calcio. Un gioco semplice che solo noi grandi riusciamo a farlo diventare difficile, forse per mostrare quanto siamo competenti.

Voglio tornare al nostro calcio, di bambini, fatto di una palla, quattro giubbotti per terra e “fino a che non fa buio si gioca!” A meno che chi ha portato il pallone non debba tornare a casa. E facciamo le squadre per i prossimi ottavi di finale, dandogli nomi di fantasia e di varia umanità.

E quindi sabato subito Asterix contro il Che, un epico Francia Argentina, le bollicine dello champagne contro le mille bolle blu di Messi. Pronostico per i galli ma Leo è il Messi-a del calcio e la strategia del Che, col suo passato anche di calciatore…

Domenica partita esoterica: le pozioni avvelenate del folle monaco Rasputin cercheranno di confondere ulteriormente le facoltà balistiche di Don Chisciotte Iniesta e del fedele Sancho Panza Piquè. Ma la partita sembra segnata anche perché prima o poi Don Chisciotte riuscirà ad abbattere un mulino a vento!

Lunedì arriva il piccolo Tin Tin che con i suoi diavoli rossi belgi incontrerà i 7 samurai, che nel frattempo sono diventati 11, con le loro spade sguainate. Chiederà consigli a Uma Thurman sul come difendersi? Penso che Tin Tin e il suo Belgio comunque prevarranno sui samurai giapponesi, da sempre votati al sacrificio.

In serata poi i pittoreschi pronipoti di Pancho Villa affronteranno i nobili eredi di Didì e Vavà, le chitarre e i sombreri messicani contro i sombreri calcistici del piccolo O rey Neymar in un vulcanico Brasile Mexico. Io mi sbilancio perché al cuor non si comanda: passerà il Brasile.

Un ultimo pensiero per chi ha lasciato il Mondiale. Tra questi ricordo Lawrence sul suo cammello e i suoi poco riconoscenti Arabi e Smilla, l’islandese: il suo senso per la neve si è sciolto al sole della ostile steppa russa. Germania kaputt (cit. Johnny Stecchino), le squadre africane simpatiche ma ancora messe alla porta. Ci rivedremo fra quattro anni.

Comincino gli ottavi di finale!