E’ l’icona nazionale ed è arrivato il momento di proteggerlo dai predatori. E’ quello che sta pianificando il governo neozelandese che per il 2050 mira ad eliminare gli animali che minacciano la vita del kiwi. Opossum, ratti e donnole sono ne’occhio del mirino: ogni anno uccidono 25 milioni di uccelli e cacciano specie endemiche. I kiwi appartengono alla famiglia degli Apterigidi e all’ordine degli Struzioniformi: sono di colore solitamente marrone, e possono avere dimensioni che vanno dai 35 ai 65 centimetri. La loro caratteristica principale è di non sapere volare, avendo delle ali lunghe pochi centimetri, e nascoste sotto le piume. Hanno un becco lungo, sottile e ricurvo, e vivono solo in Nuova Zelanda (i cui abitanti sono chiamati proprio kiwis). Il programma approvato dal governo è l’esito di una collaborazione tra il ministero della Conservazione e l’organizzazione indipendente “Kiwis for Kiwi”. Una delle principali cause della diminuzione dei kiwi è la presenza di predatori introdotti dall’uomo, come ermellini, donnole e furetti.
Il Dipartimento per la conservazione utilizza già trappole e veleno per controllare la popolazione di ratti e altri predatori in alcune aree protette del Paese ma il piano appena varato vuole essere più ampio e interesserà tutto il territorio nazionale. Il governo ha stanziato oltre 20 milioni di dollari per la creazione della joint venture “Predator Free New Zeland” che guiderà il progetto.