Hereros, esposizione Firenze

Hanno combattutto strenuamente contro i coloni tedeschi e per questo sono stati sterminati. Quasi. Il popolo degli Herero, appartenenti al gruppo etnico dei Bantu, insediatesi in Namibia tra il 1700 e il 1800, ad oggi contano solo 120mila persone. Le loro vicende di resistenza sono diventate famose grazie ad un romanzo, il primo, di Thomas Pynchon, V. del 1963. Chi si trova a Firenze potrà vedere gli scatti in grande formato, ben 60, raccolti nell’esposizione Hereros, realizzati dal fotografo Sérgio Guerra fino al 28 settembre nella Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi. Non solo foto ma anche costumi, ornamenti, oggetti di uso tradizionale e rituale. Saranno proiettate anche testimonianze video di uomini, donne e giovani Herero che aiutano a immergersi nell’universo di questo gruppo etnico di pastori seminomadi. Attraverso un’ampia iconografia, oggetti tipici, documenti multimediali riguardanti le tradizioni e i rituali degli Herero, la mostra contribuisce alla conoscenza di un mondo sempre più minaciato.

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