Chiunque abbia qualcosa che non usa, è un ladro
(Mahatma Gandhi)

Come funziona un’oggetteca?

E’ molto semplice, se nella biblioteca potete prendere in prestito i libri, nell’oggettoteca potete reperire degli oggetti di uso comune. Ed è gratis!

L’idea si ispira a un progetto già sperimentato a Berlino ed in Austria (e ultimamente anche a Bologna). Gli oggetti si possono prendere in prestito, senza impegno e senza scambi di denaro. Unica regola per associarsi è quella di portare a propria volta un oggetto da prestare (per almeno un anno) e pagare la quota associativa annuale (circa 10 euro).

In un momento in cui la sharing-economy sta cambiando i nostri modelli economici anche un’iniziativa senza fini di lucro basata solo sul concetto del libero scambio è da portare avanti con altrettanto entusiasmo. Pensiamo a quanti oggetti compriamo solo per farne pochi utilizzi per poi lasciarli a marcire su di uno scaffale. E se quello scaffale diventasse di utilizzo pubblico?

L’oggettoteca ha anche una funzione sociale poiché sono impiegate persone con diverse abilità e provenienti da contesti sociali svantaggiatati. Questo serve a valorizzare sopratutto giovani e ragazzi e a introdurli nel mondo del lavoro.

Cosa si può prestare:

  • Oggetti di uso comune (utensili, attrezzi, piccoli elettrodomestici)
  • Giochi (da tavolo e non)
  • Attrezzatura sportiva (biciclette, monopattini, tricicli, etc)
  • Tutto quello che ti viene in mente tranne quello incluso nella voce ‘cosa NON si può prestare’

Cosa NON si può prestare:

  • oggetti di uso quotidiano (posate, spazzolini, stoviglie etc)
  • oggetti di consumo (vernici, cibo, detersivi etc)
  • oggetti pericolosi (ebbene si, il fucile da caccia del nonno è un oggetto pericoloso, così come le armi in generale)

Dove si trova l’Oggettoteca di Firenze: presso la sede di CUREmake in via Mario Pagano 26.

L’Oggettoteca è un’iniziativa promossa da Associazione Holi onlus e Le Curandaie Associazione di Promozione Sociale. Per saperne di più: http://www.lecurandaie.it/

Una volontaria dell’Oggettoteca