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Il 21 febbraio è la Giornata Mondiale della difesa dell’identità linguistica e, nel 2007, lo Stato italiano ha istituito per legge, in questa data, anche la ricorrenza della Giornata Nazionale del Braille. Il sistema fu inventato dal giovane Braille, rimasto cieco da bambino, nel 1821: un militare gli parlò di un sistema in codice per passarsi i messaggi tra soldati e lui lo usò per poter iniziare a scrivere. Questi sei punti cicatrizzati sulla carta hanno permesso, e permettono, a milioni di persone di poter accedere a cultura e informazioni. Ecco che l’Unione Italiana propone che in ogni città ci sia una strada intitolata a quest’uomo che è riuscito a vincere il buio.
Oggi per ricordare il lavoro di questo uomo si tengono numerose iniziative in tutta Italia. A Trieste il Club del Braille organizza un convegno con la partecipazione di numerosi ospiti illustri. A Firenze, ma non solo, i Musei del Polo Fiorentino aprono le porte con i loro percorsi tattili. A Roma segnaliamo, per il 25, il progetto Roma vista dai ciechi. Scrivere storie nelle geografie, per una mappa esperienziale della città, realizzato con il sostegno della Fondazione Roma-Arte-Musei.
Presso l’Istituto S.Alessio per i ciechi (Viale C. T. Odescalchi 38) alle 17 si presenterà il geoblog di Roma vista dai ciechi con un digital storytelling che illustrerà le caratteristiche di questa mappa esperienziale della città interpretata dall’”altro sguardo” dei ciechi. Dalla Tuscolana all’Aurelio, dal Tridente a Tor Marancia: strade e piazze sono state sondate e interpretate in una serie di report audio. Attraverso queste azioni sono state raccolte storie inscritte poi nelle geografie delle mappe da consultare on line, anche attraverso gli smartphone. Ecco che quelle esperienze raccolte con i non vedenti diventano patrimonio di radio-walkshow, passeggiate combinate con un sistema radio che permette di conversare mentre si cammina e ascoltare particolari repertori audio.
Il 1° marzo sono previsti altri due radio-walkshow d’esplorazione urbana in alcuni luoghi topici per la comunità dei ciechi del S.Alessio: alle ore 16.00 al Casale di Pio V (Via del Casale di Pio V 44), già sede dell’Ospizio del S.Alessio, fondato nel 1875 dalla principessa di Piemonte Margherita di Savoia – sovvenzionato con lasciti ed eredità di nobili famiglie legate alla casa reale -, e l’area residenziale di Via Margutta 51 (alle ore 19.00), alle pendici del Pincio, una zona in cui già nei primi anni del Seicento, prima dell’avvento della Roma Barocca, vide svilupparsi una sorta di enclave di giovani viaggiatori stranieri, uno dei primi distretti creativi del mondo.
Per informazioni: info@urbanexperience.it, 3891160729

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