A cura della redazione

Trenta anni di Fortezza. Volterra inizia il suo viaggio speciale nei trenta anni della Compagnia della Fortezza e lo fa con una mostra fotografica di Stefano Vaja. Le fotografie sono di Beatitudo, lo spettacolo dei trent’anni, sia nella versione in carcere che in teatro, e di Le rovine circolari, lo spettacolare allestimento site specific progettato per l’ex refrigerante della Centrale Geotermica Enel Nuova di Larderello. E le immagini dei manichini dell’installazione urbana Luoghi comuni, altro progetto di Armando Punzo, anima del progetto, riallestito da Alessandro Marzetti lo scorso anno a Volterra in occasione del trentennale della Compagnia. Trenta anni di Fortezza è un progetto triennale speciale pensato da Cinzia de Felice iniziato nel 2018 e coinvolge tutto il territorio volterrano. 

Fino al 15 settembre il centro storico di Lajatico (Pisa), in occasione di ArtInsolite 2019, fa da sfondo all’ installazione urbana Luoghi Comuni Reloaded, ispirata alla prima realizzazione di Luoghi Comuni di Armando Punzo nel 1988, riallestimento di Alessandro Marzetti con il team creativo del Laboratorio “Le parole lievi” degli utenti del Centro di Salute Mentale di Volterra. L’installazione, dopo Lajatico, ritornerà tornerà a Volterra, dove resterà in esposizione permanente in una piazza degli spazi esterni dell’Ospedale Santa Maria Maddalena.

Nel 1988 Luoghi Comuni, installazione di un centinaio di manichini, uomini fantoccio, inquietanti e malinconici nei lunghi cappotti neri, senza mani e col volto bianco, venne presentata al Festival Santarcangelo dei Teatri, a Volterra e nell’evento Passaggio a Pontedera. Nello stesso periodo in cui cominciava ad entrare nel carcere di Volterra tutti i giorni con il laboratorio che poi è diventato il cuore della Compagnia della Fortezza, Armando Punzo ideò e costruì insieme agli studenti dell’Istituto d’Arte di Volterra, i manichini che composero la prima versione dell’installazione. Dopo la prima presentazione, l’installazione venne conservata in un padiglione nell’ex ospedale psichiatrico di Volterra, oramai dismesso. Con il passare degli anni, i manichini che abitavano il manicomio divennero materiale d’uso degli artisti che si susseguivano con le loro opere nei padiglioni abbandonati dell’ospedale psichiatrico, diventando mano a mano elementi di scena di altre opere, i soggetti di numerosi fotografi e i protagonisti delle storie di molti videomaker. A trent’anni dal primo evento e in occasione del progetto #trentannidifortezza, l’installazione è stata nuovamente presentata lo scorso anno, nel luglio 2018, nelle vie del centro storico di Volterra e il riallestimento affidato ad Alessandro Marzetti, scenografo della Compagnia della Fortezza e scultore (che era stato da giovanissimo tra gli studenti dell’Istituto d’Arte che realizzarono l’opera con Punzo), affiancato dal team creativo del laboratorio “Le parole lievi. Come incrinare il principio di realtà per allontanarsi da un’umanità apparentemente immutabile”, che sta conducendo nel Centro di Salute Mentale di Volterra.

La mostra è prodotta da Carte Blanche/Compagnia della Fortezza con il sostegno di Comune di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Società della Salute Alta Val di Cecina e dell’Azienda USL Toscana Nord Ovest

Sempre a Lajatico, per ArtInsolite 2019, nelChiasso Dorfles/Piazza Vittorio Veneto e nel Chiasso di Via G. Matteotti n.22 Lajatico è in corso Family Circus – Storia Di Una Famiglia Teatrale, mostra fotografica di Claudio Gaiaschi (assistenti Andrea Berselli e Nico Rossi), art director Cinzia de Felice sulla storia della Compagnia della Fortezza di Volterra, una delle esperienze teatrali più sorprendenti e rivoluzionarie esistenti in Europa, raccontata in 27 immagini in bianco e nero scattate in analogico con la tecnica del banco ottico. Un racconto per quadri, realizzati in uno stile che quasi si ispira al pittoricismo vittoriano, nei quali alcuni personaggi con trucchi marcati indossano costumi storici dei vecchi spettacoli, mescolandosi con altre figure che rappresentano invece il tempo presente, creando così dei tableaux vivants di stupefacente verità e al tempo stesso onirici e poetici, intessuti di allegorie, simboli, ricordi dei momenti importanti della storia della Compagnia. Anche il leggero “fuori fuoco” ricercato in alcuni scatti contribuisce a ricreare un’atmosfera eterea, sognante e fuori dal tempo, combinando reale a ideale, raccontando la verità attraverso la poesia e la bellezza. I set fotografici sono stati realizzati nel carcere di Volterra, nel piccolissimo Teatro Renzo Graziani, nel quale si è voluta ricreare un’atmosfera ispirata al circo come metafora dello stile che definisce la Compagnia della Fortezza, un grande tendone che accoglie tutti, dove si lavora strenuamente senza guardare ai ruoli e nel quale, quando si arriva, si diventa subito parte di una grande famiglia. Un modo diverso e inusuale, quasi favolistico, di raccontare una lunga storia nella quale si intrecciano arte, teatro, umanità, amicizia, sentimenti e famiglie, per porla in un limbo evanescente ed effimero, sublimandone la memoria in immagini senza tempo (fino al 15 settembre 2019).

La mostra è prodotta da Carte Blanche/Compagnia della Fortezza – Officina Rolandi con il sostegno di Comune di Volterra – Comune di Pomarance, Progetto Spostamenti – Spettacolare Alta Val di Cecina / Fondazione CRVolterra.

Ingresso gratuito
Info Carte Blanche – Centro Nazionale Teatro e Carcere di Volterra
tel. 0588.80392  

web www.compagniadellafortezza.org – mail info@compagniadellafortezza.org 
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