Testo e fotografia di Vittore Buzzi

Milano, Expo, Pirelli

Milano, Expo, Pirelli

 

Milano è in gran spolvero, la città è piena di luci di gente… Vengono tutti: le persone comuni armate di curiosità, le vittime della retorica di regime, gli antagonisti, attricette in cerca di fama momentanea, politici più o meno improvvisati, imprenditori disperati e squali della finanza, chef stellati, famigliole felici e satolle, famigliole infelici e altrettanto satolle…
Chi non calcherà il palcoscenico è pronto a manifestarsi via etere come il Santo Padre che alle 12.15 apparirà, non per volere divino ma per l’accordo fra tra la Rai e il Centro televisivo vaticano.

Milano sarà per 6 mesi , almeno nelle speranze degli organizzatori, “l’ombelico del mondo” (citazione questa che fuga ogni dubbio: sono una vittima della retorica di regime) sicuramente sarà la pancia… Inutile e troppo facile parlare delle cose che non vanno, troppe, troppissime come l’apparente successo nel numero dei biglietti venduti… o quello pronosticato di 24 milioni da un giulivo commissario unico Giuseppe Sala che pare abbia passato la notte in cantiere, forse voleva festeggiare il 1° maggio con i lavoratori …

Gli umori sono differenti: ci sono gli entusiasti veri, gli entusiasti finti e poi scava, scava ci sono i Milanesi quelli che ormai trovi nei bar di periferia a Lambrate , al Lorenteggio, alla Barona, all’Ortica quelli sempre pronti alla battuta crudele che strizzano gli occhi, la bocca contratta in una impercettibile smorfia di disapprovazione…
“Adesso vengono da Roma tutti i politici, si fa festa… Sarà un bagno di sangue… Voglio vedere fra un mese..” Fabrizio ha la faccia persa di chi a 60 anni non cerca più un lavoro, la sua rabbia è un’onda di energia palpabile, mani grandi e muscoli ancora pronti, si contraggono per un attimo lo vorrei lasciare da solo in una stanza con chi è stato trovato con 50 milioni di euro sul conto corrente mentre la sua azienda chiudeva i battenti…
Domenico arriva dalla Calabria, Domenico è ogni mattina alla 4.00 in piedi da 50 anni per sfornare le sue brioche piene di crema, Domenico è milanese dentro. “Mi porterà più lavoro il Giubileo a Roma che l’Expo a Rho… Qui ci siamo persi tutto, neanche il calcio non bastava la Pirelli, questa città non la conosco più… Adesso è tutto caldo, arrivano tutti adesso, riflettori accesi… Tutto brilla…”
La pancia di Milano è pronta ad azzannare, la città è una pentola a pressione, borbotta e scalcia… Oggi primo maggio parte l’Expo… Passerà un mese, forse due poi qui arriverà l’inverno in piena estate e il suo vento spazzerà tutto… forse… speriamo…