Che differenza c’è tra una festa e un festival? Se passate da Aliano, in provincia di Matera, dal pomeriggio del 20 alla mattina del 25 agosto vi basterà un’ora e lo saprete.

Perché LA LUNA E I CALANCHI, quarta edizione della Festa della paesologia, non è uno dei molti e anche belli eventi estivi. Non è andare, vedere, toccare, ascoltare: la festa è STARE. Pensare ai luoghi e alle persone, senza interruzioni, senza palcoscenici. Incontrare una capra, una bambina, una vecchia e la poetessa Mariangela Gualtieri, un tenore coreano, un ragioniere di Bari, un cuoco dimissionario, una coppia di pensionati romani, un’artista torinese che fa installazioni di carta e i fratelli Mancuso. Nel paesaggio lunare dei calanchi e per le strade del paese ci saranno cyop & kaf da Napoli che fanno apparire i loro segni sulle porte chiuse delle case abbandonate, un barbiere ambulante, un gruppo di studenti dell’università di Parma.

Non troverete “spettacoli”, l’intenzione non è intrattenere, ma essere protagonisti di azioni che provano a ricollegarci al sacro, alla poesia, alla memoria, inventate da una comunità provvisoria formata dagli abitanti del paese, dalle persone invitate (quasi trecento quest’anno) e dai visitatori (l’anno scorso furono circa 18.000).

Non fermatevi a Eboli, venite a stare ad Aliano, un’ora, una giornata, finché non cala la luna.

 

PROGRAMMA: http://www.lalunaeicalanchi.it/2016/programma/
AREA STAMPA: http://www.lalunaeicalanchi.it/2016/area-stampa/

 

la foto è di Salvatore di Vilio