Erodoto108 sarà uno dei mediapartner di “Questa non è la via Emilia”, 500 metri di mostre, installazioni e varia umanità, una festa organizzata dagli abitanti di via Roma all’interno del circuito Off di Fotografia Europea di Reggio Emilia. 

Durante le giornate inaugurali, dal 6 all’8 e dal 13 al 15 maggio seguiremo mostre e performance in diretta su facebook  con l’hashtag #FE16ViaRoma. E pubblicheremo sul blog alcuni post di approfondimento. Questo è il primo.

 

6-15 maggio 2016 “Questa non è la via Emilia”: il circuito off di Fotografia Europea

In occasione della prossima edizione del festival Fotografia Europea di Reggio Emilia,  che avrà per tema “La via Emilia. Strade, viaggi, confini”, via Roma, quartiere pop del centro storico e realtà dinamica e interculturale, sarà uno dei cuori pulsanti del circuito Off.logo_off2016

L’invito a lasciare la via maestra per prendere la strada sbagliata, arriva dagli abitanti del quartiere riuniti nel Comitato dei cittadini di via Roma e dalle tante realtà che hanno trovato da alcuni anni un punto di riferimento a Ghirba Biosteria, un posto vivacissimo gestito da nove donne, dove come minimo si mangia, si beve, ma si fanno anche molte altre cose.  L’edizione dello scorso anno fu una gioia: tanti visitatori del Circuito ufficiale scoprirono via Roma e la invasero tanto che a Ghirba non c’era più nulla da mangiare! Potete leggere dell’edizione 2015 qui e qui.

Via Roma è una delle migliaia di strade che partono dalla Statale 9. E’ lunga non più di cinquecento metri, ma mentre via Emilia scorre, via Roma invece vive: le persone si salutano e si parlano, e spingono a intrufolarsi in questo piccolo mondo, dove artisti e residenti hanno posto una sedia fucsia davanti alla porta di casa per invitare a entrare.

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Le piccole dimensioni e l’alto grado di coesione sociale hanno permesso ad abitanti ed esercenti della via di pensare in grande pur mantenendo un “fascino di quartiere”. Per i 50 fotografi che hanno scelto di esporre in questa sezione del circuito Off, è un’occasione per interagire con chi conosce i luoghi e farsi aiutare nella ricerca di strumenti, location, ispirazioni.

Quello che succede in via Roma a Reggio Emilia è un esempio di riqualificazione urbana progettato e messo in atto dai cittadini: gli esperti potrebbero annoverare la via tra le “social street”, ma più semplicemente si può dire che qua gli abitanti hanno avuto voglia di scendere in strada più spesso, trasformando il posto in cui vivono in un laboratorio culturale. Molte delle mostre di via Roma sono nate dall’interazione fra artisti e abitanti e mostrano un approccio site-specific. Il quartiere, del resto, è un microcosmo, una città nella città che vive tutte le contraddizioni dei nostri tempi: gli effetti della crisi, l’immigrazione non gestita, il parziale abbandono del centro storico. Gli abitanti sono fieri di far parte di questo paesaggio umano diversificato, dove residenti storici dei palazzi nobiliari e ultimi arrivati che affollano condomini dove i nomi sul citofono cambiano da un giorno all’altro condividono spazi e tempi senza troppe cerimonie o diffidenze.

Alcuni artisti hanno anche soggiornato nel quartiere per creare opere originali durante la loro permanenza e, in coerenza con la natura accogliente del luogo,il quartiere ha offerto loro ospitalità nelle case private e anche alcune coccole, come il taglio gratuito di capelli dal barbiere o dalla parrucchiera, un buono colazione al bar o un piatto di cappelletti presso uno dei ristoranti della via. Gli abitanti si sono attivati per invitare a cena gli artisti o per accompagnarli in una visita guidata della città, offrendo così loro suggestioni concrete.

Grazie anche a una convincente raccolta di fondi tra commercianti, istituzioni e semplici cittadini, laboratori per bambini, proiezioni e anteprime si stanno susseguendo da febbraio e la via ha assunto un nuovo volto, un’atmosfera che promette di continuare a mantenere  anche nei mesi che seguiranno.
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Storie, immagini e molte informazioni sul sito di Ghirba Biosteria  e sulla pagina fb dell’evento .

Qui il crowfunding, ancora un po’ scarno, invero, ma è il capitale umano quello conta.

C’è anche VIA ROMA TRIP, un’audioguida del quartiere realizzata dagli abitanti e scaricabile gratuitamente da App Store  e Google Play.