Un Festival che apre l’istituzione alla città, che fa vivere la città grazie al teatro. Torna Volterra Teatro, dal 25 al 31 luglio, ed attraverserà Volterra ma anche Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C. VolterraTeatro è sempre più laboratorio, una fucina culturale che anima la città oltre la settimana di rappresentazioni dove tutto il tessuto sociale e associativo è coinvolto tanto da far pensare, riflettere su La Città Ideale.

Agorà di questa Città Ideale il Teatro, inteso come luogo ideale di ogni città di ogni tempo ovvero il Teatro Persio Flacco di Volterra, per la prima volta un teatro completamente trasfigurato dalla presenza di spettacoli, laboratori, mostre, installazioni, persone, a ogni ora, senza soluzione di continuità, e in ogni suo spazio. Il festival sarà dunque un’opera nel suo insieme, attraverso una sinfonia di spettacoli, palcoscenici, atmosfere, incontri. Accanto alla storica presentazione del nuovo lavoro della Compagnia della Fortezza, tra gli artisti e gli intellettuali ospiti al festival, Archivio Zeta, Roberto Latini, Massimiliano Civica, Gli Omini, Teatro delle Ariette, Mario Perniola, Marino Sinibaldi, Adriana Follieri/Manovalanza, Graziano Graziani, Ginetta Maria Fino e Giuseppe Mainieri, IsoleComprese Teatro, Andrea Salvadori, Marzio Del Testa, poeti e artisti dell’Associazione Ultima Frontiera, Nadia Giannoni, Cristina Valenti, Rosanna Massarenti, Fabio Francione, tutti con articolati progetti teatrali, performativi, poetici, musicali ed editoriali, fortemente collegati al tema della Città Ideale.

La Compagnia della Fortezza, dopo il primo studio sull’opera del Bardo dello scorso anno presenta Dopo la Tempesta. L’opera segreta di Shakespeare (dal 25 al 29 luglio, anteprima nazionale, Fortezza Medicea), un’opera monumentale che si confronta con tutto Shakespeare e con l’eredità filosofica che rappresenta, nell’anno del quattrocentenario dalla sua morte. Come storicamente avviene, dopo le repliche in carcere, lo spettacolo verrà presentato in anteprima anche in un teatro all’italiana: quest’anno, eccezionalmente, nel Teatro Florentia del suggestivo villaggio di Larderello, concepito a suo tempo seguendo i dettami architettonici e strutturali di una “cittadella ideale” (30 luglio, anteprima nazionale).

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Anche il Teatro delle Ariette torna a VolterraTeatro con Tutto quello che so del grano. Una lunga lettera indirizzata allo spettatore,per condividere un sapere primordiale legato ai ricordi dell’infanzia impastati di acqua e farina. Al pubblico è richiesto di portare una focaccia, o una pizza, o un pezzo di pane o la torta fatta in casa, da condividere dopo lo spettacolo. (25 luglio Pomarance, Teatro dei Coraggiosi – 26 luglio Volterra, Teatro Persio Flacco – 27 luglio Montecatini V.C., Granaio di Castello Ginori di Querceto – 28 luglio Castelnuovo V.C., Villa Ginori Conti). E a Pomarance e a Volterra, prima dello spettacolo serale, le Ariette conducono anche un Evento Teatrale Collettivo, abitando il teatro per un intero pomeriggio, accogliendo gli spettatori nello spazio scenico di Tutto quello che so del grano.

Il premio Ubu Roberto Latini/Fortebraccio Teatro presenta il suo ultimo atteso lavoro, Amleto + Die Fortinbrasmaschine, una scrittura scenica liberamente ispirata a Die Hamletmaschine di Heiner Müller, tornando a Shakespeare, ad Amleto, con gli occhi di Fortebraccio, con l’architettura di Müller, su un palcoscenico sospeso tra l’essere e il sembrare (Volterra, Teatro Persio Flacco, 28 luglio).

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Grande ritorno per Non mi ricordo di Ginetta Maria Fino e Giuseppe Mainieri, uno spettacolo unico, forse neanche uno spettacolo, come affermano i registi Corrado Nuzzo e Maria Di Biase. Ginetta Maria Fino lavora sul teatro di memoria, ma la storia da ricostruire, grazie ad un puzzle fatto di documenti, lettere, ricordi, tracce audio, è quella di Pino, suo marito, che ha completamente dimenticato il passato dopo un drammatico incidente. Una storia intima e sofferta, commovente, che i due portano in scena con straordinaria naturalezza. (Volterra, Teatro Persio Flacco, 25 luglio)

Teatro come Differenza, un coordinamento di gruppi teatrali e di registi che operano nella salute mentale nell’area fiorentina, per la realizzazione di progetti e visioni collettive, presenta Antologia del Nulla, progetto di Alessandro Fantechi e Elena Turchi, un laboratorio clandestino sulla poesia(Volterra, Teatro Persio Flacco, 25 luglio)

Con De Bello Civili. Un’azione collettiva, una creazione originale per VolterraTeatro di Adriana Follieri/Manovalanza, sempre nel Persio Flacco, in un particolare itinerario tra i diversi spazi, si realizza un incontro che scorge le complesse dinamiche di esistenza e resistenza individuali e collettive, per scrivere insieme il nostro De Bello Civili (Volterra, Teatro Persio Flacco, 25 luglio).
Infine torna il legame con le Saline di Volterra presentando un progetto speciale de Gli Omini, una tappa in esclusiva site specific alla Stazione di Saline, del Progetto T – Ci scusiamo per il disagio, partito dalla Stazione di Pistoia e diretto a Porretta Terme (Saline di Volterra, Stazione Ferroviaria, 28 luglio).

Ma c’è ancora altro che potrete scoprire seguendo le tracce di Teatro lasciate come tracce lungo la strada.

Info Festival
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