Testo e foto di Isabella Mancini

Dai sassi si alzano al cielo bocche di leone. Gialle, rosa pallido. I papaveri dipingono di rosso i bordi degli antichi cimiteri. I cardi pungono il cielo. Intanto Gerusalemme impazzisce sotto le grida dei rondoni che solcano il cielo riempiendosi di moscerini che al tramonto scendono nella città vecchia. Ed impazzisce attraversata da centinaia di Haredim in preghiera per Pesach, cattolici per la Pasqua e ortodossi per quella ortodossa. Una prossimità fatta di preghiere che invocano un Dio che da millenni lascia correre il tempo, fa crescere fiori e frinire insetti ma che dei suoi figli ancora non si vuole curare.