Cinema e diritti umani. Un connubio che da qualche anno sta facendo mobilitare diverse città, da Napoli a Milano alla piccola Todi. Nove i lungometraggi in concorso per questa seconda edizione di Diritti a Todi (dal 25 al 28 gennaio): la giuria, presieduta da Daniele Vicari, sarà chiamata a valutare due anteprime mondiali, due anteprime europee e due anteprime italiane. Immigrazione, profughi e guerra in Siria tra i temi affrontati dai film in concorso. Tra questi il documentario Refugee Era della regista turca Husnie Vural, Nuovo alfabeto umano di Alessandro Mian e Alessandro Cattaneo girato in un centro di accoglienza di Milano. Da segnalare anche il primo documentario, in anteprima mondiale, di Adrian V.Eagle, The digital leader, sul primo ministro indiano Narendra Modi per una riflessione sull’integralismo Hindu. Fuori concorso invece 6 titoli e 13 cortometraggi. Segnaliamo, per chi non lo avesse già visto, il documentario JU TARRAMUTU di Paolo Pisanelli sul terremoto del 6 aprile del 2009 a L’Aquila per riportare l’attenzione sul tema e il lavoro di Xavier Muntz, Boko Aram: le origini del male, indagine esclusiva sul gruppo terrorista nigeriano.

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