Testo a cura della redazione

Dopo la grande abbuffata Arles può tornare a vedere la fotografia con ritmi più lenti. Il tempo è protagonista delle indagini di questa 49°edizione che guarda al passato, ai 50 anni dal ’68, ma anche al futuro che germina in quel vaso di terracotta (e non solo).
Diverse le sezioni da esplorare. ‘America Great Again!’, sezione dedicata alla fotografia americana, con immagini di Robert Frank, Raymond Depardon, Paul Graham, Taysir Batniji e Laura Henno.
A ‘Run Comrade, The Old World is Behind You’ dedicata al 1968, l’anno che ha cambiato il mondo, con racconti di rivolte, scioperi e utopie. Ancora, ‘Augmented Humanity’ con i lavori di Cristina de Middel e Bruno Morais, Matthieu Gafsou e Jonas Bendiksen. ‘The World as it is e ‘Platform of the visibile’ dedicati a lavori documentari e ai nuovi approcci alla fotografia.

L’esposizione “1968, What a story! Barricades, Expression, Repression”, curata da Bernadette Caille, è una full immersione nelle fotografie e documenti di archivio delle prefetture parigine, l’altro punto di vista quello di chi stava al di là delle barricate.  L’allestimento si arricchisce di libri e poster, molti dei quali realizzati dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Parigi, e si conclude con una prospettiva più ampia grazie al lavoro dell’artista argentino Marcelo Brodsky che prende in considerazione i disordini internazionali. “The train, RFK’s last journey”si focalizza sulla tragica morte del candidato presidente Robert F. Kennedy ed in particolare sul viaggio funebre che la sua salma fece in treno tra New York City e Washington D.C. l’8 giugno del 1968. I progetti fotografici e i video realizzati dagli artisti Paul Fusco, Rein Jelle Terpstra e Philippe Parreno presentano tre diverse prospettive su questo evento cardine della storia americana, creando un dialogo originale tra passato e presente. La mostra “Paradise! From Fos-sur-Mer to La Grande Motte: between dreams and concrete” illustra, attraverso scatti per lo più inediti, le trasformazioni per il recupero e la messa in sicurezza delle regioni contigue al delta del Rodano tra gli anni Sessanta e Settanta.

The world as it is comprende tre mostre. “Grozny, nine cities” è il progetto documentario di Olga Kravets, Maria Morina e Oksana Yushko che svela la complessa vita di Grozny, capitale della Repubblica Cecena. “A pillar of smoke” è un’esposizione collettiva di fotografi turchi che presentano uno spaccato del proprio Paese oggi. “The Bliss of Conformity”di Yingguang Guo racconta il fenomeno sociale dei matrimoni combinati in Cina attraverso fotografie documentarie, video e installazioni.

Italy, Pozzuoli, 20 December 2012
Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Italian Air Force Academy).
Cadets on the Academy terrace.
Italie, Pozzuoli, 20 décembre 2012
Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Académie de l’Armée de l’Air Italienne).
Cadets sur la terrasse de l’Académie.
Paolo Verzone / Agence VU

Ci fa piacere segnalare anche la presenza del lavoro di Paolo Verzone con la sua mostra Cadetti prodotta dalla Biennale Internazionale di Fotografia di Lucca,  che documenta la vita degli allievi nelle accademie militari.
Ospitata fino al 23 settembre dalla Fondation Manuel Rivera-Ortiz, la mostra di Paolo Verzone, la mostra è frutto di un lavoro di 4 anni nelle accademie militari.

PAOLO VERZONE. CADETTI
Arles, Fondation Manuel Rivera-Ortiz (18 Rue de la Calade)
Fino al 23 settembre 2018
Orari: tutti i giorni, dalle 10.00 alle 19.00
Ingresso: €10,00

Hellenic Naval Academy Grecia