La capacità di trasformare una situazione di difficoltà in un elemento di vantaggio. In una parola Resilienza. Perché non farne un’occasione, appunto, per trovare un altro punto di vista ed iniziare un nuovo viaggio? E’ quello che si sono detti nel nuorese, e non solo, quelli dell’associazione ProPositivo che già lo scorso anno hanno organizzato il primo Festival della Resilienza. Il progetto associativo era già attivo nel 2009: un gruppo di giovani tra i 20 e i 30 anni che ha deciso di impiegare il proprio tempo invece che in lamentele in analisi e soluzione dei problemi. Dal 27 agosto al 3 settembre si replica, nel Marghine a Macomer, si potrà partecipare a un collettivo scambio di idee. Si apre con due giornate per creare il gruppo organizzativo che supporterà poi i workshop dei giorni di Festival. Tema centrale: capitale relazionale. Nel programma 2016 20 laboratori aperti al pubblico, 4 tavoli tematici regionali su Rigenerazione Territoriale, Economia Locale, Sanità d’iniziativa e Impresa culturale. Un Hackaton tra le scuole secondarie su il monitoraggio civico, la creazione di una residenza per artisti e di un Contest teatrale diretto da Sardegna Teatro e Sardegna Film Commission.
Il TEDx “Una crisi ricca di opportunità” chiuderà l’esperienza con la partecipazione di narratori di rilievo nazionale e internazionale che ci racconteranno come Innovazione Sociale, Resilienza, Economia della condivisione e Finanza Locale stiano cambiando il nostro modo di guardare alla crisi. Un modo per contribuire a diffondere buone pratiche a livello nazionale e favorirne l’adozione a livello locale. Date un occhio al loro sito web e, ad esempio, alla Mappa globale dei talenti locali che ha l’ambizioso intento, per il 2016, di mappare, a livello globale, il capitale umano, quello sardo che è espatriato. Per trasformare lo spopolamento da pericolo in opportunità serve uno studio e si può partecipare iniziando a rispondere a un questionario.

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