Testo a cura di Isabella Mancini

La fotografia è il linguaggio del contemporaneo. Le immagini riempiono la costruzione dell’idea dell’oggi e ridefiniscono quella di domani. Non solo estetica ma narrazione, racconto, definizione e ricostruzione della realtà. Un linguaggio che ha i suoi codici e che li modifica in continuazione grazie alle tecnologie che cambiano i punti di vista in tempi rapidissimi.
L’esplorazione nel tempo in cerca di nuove visioni contemporanee è il filo rosso che guida l’ottava edizione del Cortona On The Move che apre oggi per proseguire fino al 30 settembre con esposizioni, mostre, talk e Summer school. E’ il centro storico della città ad essere coinvolto dalla manifestazione che ha il suo picco di attività in questo fine settimana e la Fortezza Medicea del Girifalco.
Focus donna per il 2018: fotogiornaliste, artiste, documentariste che offrono storie del nostro mondo, storie intime o globali che devono essere raccontate.
E una novità che apre a installazioni video sperimentali e opere transmediali, installazioni.
Temi forti quelli che guidano le esposizioni fotografiche.
Blood Speaks: A Ritual of Exile di Poulomi Basu è un viaggio transmediale sulle donne nepalesi, costrette all’esilio nel periodo mestruale e soggette ad ogni forma di abuso. Sanne De Wilde con il progetto The Island of the Colorblind ci porta in Pingelap, un piccolo atollo dell’Oceano Pacifico dove gran parte della popolazione è affetta da acromatopsia, una malattia genetica che non fa distinguere loro i colori, la fotografa belga narra attraverso il bianco e nero, gli infrarossi e le foto dipinte a mano il mondo visto dai loro occhi.
La fotografa statunitense Debi Cornwall ci riporta a Guantanamo, capitolo oscuro della storia recente che sembra già essere stato accantonato dalla bulimia dell’informazione: Welcome to Camp America: Inside Guantánamo Bay ci fa vedere sia la vita dei prigionieri nel campo che quella successiva una volta assolti e rilasciati. Guia Besana con Under Pressure indaga sull’emancipazione femminile e sulla sua evoluzione tra i due millenni.
La fotografa israeliana Elinor Carucci con Getting Closer, Becoming Mother: About Intimacy and Family. 1993-­‐2012 racconta la sua esperienza di donna e di madre in un progetto fotografico a lungo termine; una narrazione diversa è quella della giordana Tanya Habjouqa che con Tomorrow There Will Be Apricots va ad esplorare l’esperienza personale e familiare delle donne siriane rifugiate nella vicina Giordania.
Per realizzare Fallout la fotografa documentarista singaporiana Sim Chi Yin è stata incaricata dal Nobel Peace Prize Center per percorrere seimila chilometri lungo il confine tra Cina e Corea del Nord e attraverso sei degli Stati Uniti, per realizzare una serie di immagini che raccontano l’esperienza degli uomini, passata e presente, in relazione alle armi nucleari. The Red Road Project è invece il lavoro della fotografa italiana Carlotta Cardana che si concentra sui nativi americani, sulla loro identità e sul tentativo di eliminare la loro cultura perpetrato per sin dalla fine dell’800.
L’esplorazione del tema dell’unicità e della diversità di ogni persona, la connessione tra mondo interno ed esterno è il soggetto scelto dalla giovane fotografa russa Alena Zhandarova per il suo Puree with a Taste of Triangles; mentre Revising History di Jennifer Greenburg è uno studio sulla fotografia, sulla natura dell’immagine vernacolare e il suo ruolo nella creazione di allegorie e stereotipi culturali.
Le Bug Out Bag sono il kit per sopravvivere 72 ore essenziali per prepararsi alle catastrofi, le manifestazioni delle paure e delle ossessioni dell’americano del XXI secolo. Ogni proprietario personalizza il proprio e ogni BOB diventa il suo ritratto in Bug Out Bag: The Commodification of American Fear della statunitense Allison Stewart. Make a Wish di Loulou d’Aki è un progetto fotografico sulle speranze e i sogni dei giovani, che ha l’obiettivo di diventare una testimonianza dei tempi correnti: al centro del lavoro della fotografa svedese le esperienze delle primavere arabe. E’ il progetto vincitore del PhotoBoook Prize di COTM2017 e, grazie a questo, è diventato anche un libro prodotto dal festival.
E poi ci sono i vincitori dei premi.
#instagrampier di Pierfrancesco Celada è il lavoro vincitore del premio Happiness ONTHEMOVE 2017 che verrà esposto in questa edizione del festival. L’Instagram Pier è un molo industriale situato sul lato occidentale dell’isola di Hong Kong che da qualche anno è diventato famoso con questo appellativo. Ogni giorno, soprattutto al tramonto, molti instagrammer, fotografi e semplici cittadini attratti dalla suggestiva vista del porto di Victoria, si riuniscono al molo per scattare selfie e foto panoramiche.
Per il secondo anno va avanti la collaborazione con Aboca per la realizzazione di una mostra e un libro fotografico sulla tenuta Granducale di Montecchio. Quest’anno l’artista scelto per la sua realizzazione è Simon Roberts, fotografo inglese noto per i suoi paesaggi umanisti.
Per la prima volta una mostra del festival verrà allestita all’interno di Valdichiana Outlet Village, il fotografo Massimo Vitali realizzerà un progetto sull’Outlet raccontando attraverso il suo sguardo l’ambiente e l’interazione del pubblico in questo luogo di nuova socialità.
Inaugurato nel novembre 2012 da Aperture Foundation e Paris Photo, il premio Paris Photo-­‐Aperture Foundation Photobook Awards celebra il contributo del libro fotografico all’evoluzione della narrazione fotografica. I libri finalisti saranno in mostra a Cortona On The Move.
Il programma dell’edizione 2018 è ricco e intenso: alle mostre si affiancano eventi, workshop, letture portfolio, call e talk.

 

Infine uno sguardo alle call . 570 fotografi di tutto il mondo hanno partecipato a New Visions, realizzata in collaborazione con LensCulture, piattaforma globale di fotografi. Chiusa il 25 marzo porterà al Festival il lavoro di fotografici di tipo documentaristico e sperimentale.
Happiness On The Move è stato assegnato il 14 luglio a Diàna Markosian, vincitrice con il progetto Santa Barbara, storia di un sogno legato al mito portato negli ex paesi URSS dalla celebre soap opera statunitense.

Photobook Prize: le call per i prototipi di libri self-pubblishing si è chiusa a giugno e il 14 luglio l’esperto del 2018, Lesley Martin di Aperture, discuterà pubblicamente a Cortona On The Move 2018 i progetti finalisti annunciando il vincitore che sarà premiato con la produzione e pubblicazione del suo dummy e con l’esposizione del progetto durante COTM 2019.

Infine Raccontaci una storia, tema della 13a edizione di Premio Canon Giovani Fotografi 2018 che, a 20 anni dal lancio, torna in versione rinnovata, con un’importante novità: l’inserimento della nuova categoria multimedia che si va ad affiancare a quella della fotografia.
Nelle giornate inaugurali del festival (12-­‐15 luglio) si daranno appuntamento a Cortona i più importanti professionisti della fotografia della scena mondiale, impegnati in eventi, presentazioni, talk, workshop e letture portfolio.

Dal ricchissimo programma segnaliamo infine gli appuntamenti per sabato pomeriggio al Teatro Signorelli.

15:30

Talk “Extending visual storytelling across platforms” – photographers and multi-disciplinary artists Poulomi Basu, Tanya Habjouqa, Sim Chi Yin and Sanne De Wilde in conversation with Liza Faktor (Co-founder Screen) curator of Arena – Video and Beyond. Lingua inglese con traduzione simultanea

16:30 TEATRO SIGNORELLI

Talk “The Washington Post and the news: how can photography enlighten democracy?” con MaryAnne Golon (Direttore della fotografia Washington Post). Lingua inglese con traduzione simultanea

17:30 TEATRO SIGNORELLI

Talk “Photography is the alphabet of information today. How can we use it to communicate more efficiently?” con Lars Boering (Direttore Generale World Press Photo), Lucy Pike (Photography Director WeTransfer), Gigi Riva (giornalista e scrittore dell’Espresso), Francis Kohn (Ex Caporedattore del dipartimento di fotografia dell’agenzia Afp), Luca Rocco (Pro Development Director – Canon Europe). Lingua inglese con traduzione simultanea