Testo Isabella Mancini, foto Giovanni Mereghetti

Un girone infernale. Ci possono volere mesi, a volte anni, per uscirne e non si sa mai come, quanto integri, quante ferite saranno insanabili? Abbiamo una parola che riunisce migliaia di vite, sogni e aspettative, affetti e amori, in 8 lettere: migranti. Eppure sono tante e diverse le strade che ognuno di loro prenderà e ancora più diverse sono le strade da ci sono arrivati qua: c’è chi sbarca direttamente sulle coste italiane e si ricongiunge a parenti o conoscenti. C’è chi prosegue, tra mille peripezie, verso il nord Europa. C’è chi dorme per qualche notte in un giardinetto della stazione di Catania, poi sale su un autobus con destinazione e capolinea Milano. C’è chi a Milano non si ferma e prosegue, nonostante la nebbia e il freddo pungente. C’è chi è fortunato e trova una “casa” in uno dei tanti alberghi gestiti dalle cooperative. A Mortara ce n’è uno: Hotel Bel Sit, una stella.
La tematica del viaggio ricopre un ruolo fondamentale nella storia dell’umanità.
L’esperienza del viaggio, con le fatiche e le opportunità che comporta, determina sempre un cambiamento e può essere intesa come metafora esistenziale, come paradigma dell’esistenza umana.
Parte da qui il progetto “Hotel Bel Sit, Storie di migranti” a cura del fotogiornalista e docente Giovanni Mereghetti.
Il Castello di Legnano ospiterà dal 10 giugno al 30 luglio 2017 l’esposizione del progetto fotografico (sviluppato nelle strutture per richiedenti asilo gestite dalla Cooperativa Faber di Mortara) con testimonianze/interviste dal vero di giovani migranti
La mostra sarà accompagnata dal libro “Hotel Bel Sit, storie di migranti” con testi e foto di Giovanni Mereghetti. Il ricavato della vendita di questo libro finanzierà le attività e i progetti della Cooperativa Faber.

Una serie di eventi affiancherà l’esposizione che sarà inaugurata il 10 giugno alle 18 con Claudio Argentiero: tra gli ospiti Massimo Zaccaria dell’Università di Pavia, operatori di Medici Senza Frontiere, l’On. Chiara Scuvera, il Dott. Enrico Pozzato, Dott. Fabio Garavaglia

Italy, Sant'Angelo Lomellina, refugee center, Immigrant who has suffered violence

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