La giuria della WPO (World Photography Organisation) ha annunciato i vincitori della settima edizione dei Sony world photography awards 2014 nella categoria professionisti. I 12 membri della giuria, hanno valutato più di 70mila fotografie da tutto il mondo.
Il premio assoluto, l’Iris d’or, è stato vinto dalla statunitense Sara Naomi Lewkowicz (che ha vinto anche il primo premio nella categoria “Problemi contemporanei”) per il reportage sulla violenza domestica “Shane and Maggie“.

Sara Naomi Lewkowicz

Il primo premio nella categoria “Architettura” è stato vinto dal francese Ludovic Maillard:Il cemento fa emergere e spesso nasconde degli spazi, qui visti dalle tangenziali di Parigi 40 anni dopo la loro costruzione”.

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Va all’italiana  Viviana Peretti il primo premio nella sezione “Arte e cultura” per il reportage in bianco e nero ‘Dancing like a woman’ ambientato durante la National Bambuco Gay Pageant, festeggiata ogni anno a luglio a Bogotà. In questa occasione giovani drag queen competono le une contro le altre indossando vestiti tradizionali colombiani e ballando il bsambuco”, una danza regionale, folcloristica e legata alla religione, caratterizzata dall’eleganze dei movimenti e dalla preziosità dei vestiti.

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Il primo premio per la categoria “Pubblicità” è stato assegnato a Spencer Murphy per una serie di ritratti di fantini scattati dopo una corsa a ostacoli, commissionata da 4Creative, mentre Thomas Brummett lo ha vinto per la categoria “Concettuale” con un lavoro  con le stampe di gelatina d’argento:   una serie di immagini realizzate senza fotocamera e senza pellicola.

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Il primo premio per la categoria “Notizie” è andato all’inglese Guy Martin con la serie “#Gezi Park” e quello per la categoria “Paesaggi” all’israeliano Roei Greenberg grazie a un viaggio fotografico attraverso il paesaggio israeliano che esamina la relazione tra il mondo naturale e quello fabbricato in un territorio che è cambiato in modo drammatico nel corso della storia.

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Un’altra italiana, Myriam Meloni, si è classificata al primo posto nella categoria “Stili di vita” con un reportage che sottolinea la difficile situazione dei migliaia di bambini moldavi che stanno crescendo senza genitori che lavorano all’estero.

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Michael Nichols si aggiudica il primo posto nella sezione “Natura” con gli scatti, molto ravvicinati e resi possibili da  pellicole a infrarossi e robot, dedicati alla vita dei leoni nel Serengeti.

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Il tedesco Mario Wezel vince il primo premio nella sezione “Persone” per gli scatti dedicati a Emmy, una bambina di cinque anni con una grave disabilità, e ai suoi genitori Martin e Karina che vivono nei dintorni di Aarhus, in Danimaca: “A Karina e Martin era stato predetto un rischio molto basso alle diagnosi prenatali, 1 su 800. Quando il rischio si avvicina a 1 su 300, i medici consigliano operazioni invasive. Non è chiaro se questo trend continuerà, ma il dibattito in Danimarca mostra quanto è importante poter avere una discussione aperta e libera prima di implementare delle diagnosi prenatali”.

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Sophie Gamand vince l’oro nella categoria “Ritratti” per gli scatti ai cani ripresi durante le varie fasi del lavaggio mentre l’italiano Salvatore Di Gregorio vince nella categoria “Sport” per le fotografie a  una serie di wrestler Kushti, antica arte della lotta praticata in India, Pakistan e Iran.

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Le delicate fotografie dedicate al lavoro invisibile dei giardinieri valgono il primo premio a Amanda Harman per la categoria “Natura morta”.

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La sezione “Viaggi” vede invece vincitore il brasiliano Ricardo Teles con il reportage “Strade di cereali”: “La produzione di cibo è una sfida globale. La produzione di cereali è cresciuta molto rapidamente in Brasile, segnando nuovi record ogni anno grazie all’espansione delle piantagioni e alle migliori tecniche di coltivazione. Tuttavia, gli investimenti nelle infrastrutture per i trasporti non hanno tenuto il passo. I cereali sono trasportati quasi interamente su camion che viaggiano quasi per 2000 chilometri dalle piantagioni ai porti.”

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La fotografa britannica Scarlet Evans del Central Saint Martins College of Art and Design ha vinto invece il titolo di “Photographer of the Year” nel concorso Student Focus, dedicato agli studenti delle scuole di fotografia.

Qui invece tutti i vincitori della sezione “Open” dedicata ai fotoamatori.

Fino al prossimo 18 maggio le fotografie vincitrici del Sony World Photography Awards saranno esposte alla Somerset House di Londra.

E se volete partecipare sappiate che il primo giugno aprono le candidature per il Sony World Photography Awards 2015!

S.L.