Testo a cura di Isabella Mancini

Sessantesima edizione del Festiva dei Popoli. Apertura il 2 novembre con la prima internazionale di Sea-Watch 3 di Jonas Schreijäg e Nadia Kailouli. I registi, presenti alla proiezione, raccontano, in presa diretta, a bordo dell’omonima nave fin dal primo giorno, il salvataggio di 53 persone, l’arrivo della polizia italiana, la memoria degli orrori raccapriccianti dalla Libia.

IL Festival dei Popoli andrà avanti fino al 9 novembre toccando vari luoghi della città, dal Cinema La Compagnia, casa base, al Cinema Spazio Alfieri, all’Istituto Francese di Firenze, Stensen, Auditorium di S. Apollonia, Mediateca Regionale Toscana, Spazio Ottagono delle Murate, ZAP Zona Aromatica Protetta, BUH! Circolo Culturale Urbano. La manifestazione – presieduta da Vittorio Iervese e diretta da Alberto Lastrucci – si propone di presentare il meglio del cinema documentario internazionale in un programma di 109 film, accompagnati da oltre 90 ospiti internazionali. 

Festival dei popoli 2019

Per celebrare la sessantesima edizione, una sezione speciale “Diamonds are Forever“, a cura di Daniele Dottorini, che ripercorre le passate edizioni del festival per recuperare 20 momenti di grande cinema firmati da autrici e autori di fama internazionale, riuniti a comporre un collier dal valore inestimabile. Il programma, oltre al Concorso Internazionale (20 tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi, tutti inediti in Italia), con una prevalenza femminile (11 autrici, 10 autori) e al Concorso Italiano (7 i titoli, tutti inediti assoluti, un viaggio nell’Italia di oggi), si articola nell’omaggio dedicato a Sergei Loznitsa, cineasta ucraino di fama internazionale che ha raccontato il dramma della guerra civile nel suo paese, le mille sfaccettature dell’Est Europa e le persone che con coraggio vivono la povertà e cercano la verità post 1989 (tra gli altri sarà proiettato State Funeral, formidabile rievocazione storica sui funerali di Stalin).

Tutte le informazioni da www.festivaldeipopoli.org