Testo Isabella Mancini/ Foto Wildlife Photographer of the Year 2014

Lions/Michael Nick Nichols / Wildlife Photographer of the Year 2014

Si erge solidamente sinuoso su una collina, un panettone appoggiato tra i fianchi ripidi di due montagne, su un’ansa della Dora Baltea. Strategicamente posizionato, è stato usato come luogo di presidio per i passaggi da e per la Francia fin da tempi immemorabili. Oggi il Forte Bard ospita il Museo delle Alpi dopo essere stato carcere militare, polveriera e aver affrontato un restauro di una decina di anni. Ed è il luogo che da sei anni ospita la prima tappa italiana del tour mondiale della mostra fotografica Wildlife Photographer of the year. Il premio fu indetto nel 1965 dal Natural History Museum di Londra in collaborazione con il Bbc Wildlife Magazine ed ha raccolto, in questa cinquantesima edizione, 42.000 concorrenti, provenienti da 96 paesi. In esposizione fino al 2 giugno 100 fotografie divise in 18 sezioni: la bellezza del pianeta entra negli occhi attraverso lo sguardo di decine di amanti della natura. Mammiferi, invertebrati, piante e uccelli sono ritratti nell’inspiegabile bellezza e perfezione che disegna la trama della vita.

Vincitore di una nuova sezione, con un curioso scatto, l’olandese Marsel van Oosten che è riuscito a rubare una foto a un macaco giapponese intento a spippolare con lo smart phone immerso nelle acque termali del Jigokudani Monkey Park.

Vincitore del premio “anziani” lo statunitense Michael Nick Nichols, fotografo e giornalista che concentra il suo lavoro sulle questioni relative allo sviluppo: “The last great picture” ritrae sei femmine di leone sdraiate per il riposo quotidiano nel Parco nazionale del Serengeti (Tanzania) dove Nichols le ha seguite per sei mesi. Poco tempo dopo lo scatto è venuto a sapere che tre di quelle femmine di leone erano uscite dal parco ed erano state uccise.

Lo scatto vincitore, invece, della sezione giovani (e in questo caso ci sarebbe da dire bambini visto che il fotografo in questione ha otto anni), è di Carlos Perez Naval, spagnolo. “Stinger in the sun”è stata scattata un tardo pomeriggio, mentre il sole calava all’orizzonte: Carlos ha deciso di sperimentare due tempi diversi per ritrarre il sole e lo scorpione facendo rumore e mettendo l’animale sull’attenti.
Il Forte di Bard è situato all’imbocco della Valle d’Aosta, a 48 km da Aosta e 78 km da Torino. A metà strada tra Milano e Ginevra.
Info
T. + 39 0125 833811
Per prenotazione gruppi: T- + 39 0125 833817 – prenotazioni@fortedibard.it

Carlos Perez Naval / / Wildlife Photographer of the Year 2014