
A Marzabotto, il 14 di agosto, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente dei vescovi italiani, ha letto i nomi di 12.211 bambini palestinesi e di 16 bambini israeliani uccisi durante la guerra fra Israele e Hamas. Ne ha detto l’età. L’elenco è lungo 469 pagine. Questo è qualcosa che possiamo fare: scrivere che queste vittime non sono una terribile statistica, sono bambine e bambini che hanno un nome, una storia, una terra e avevano davanti una vita che volevano vivere.
C’è una foto che mi commuove. Mostra una ragazza di venti anni, bella come un germoglio, che indossa due guantoni da box e si allena con tenacia sulla spiaggia di Gaza. Si chiamava Malak Musleh e aveva un volto dolcissimo. Venti anni. Tirava di box, bene a quanto dicono i suoi allenatori, e sognava di poter partecipare a incontri internazionali.
Malak è una delle vittime del bombardamento israeliano del caffè Al-Baqa, il caffè della ‘Valle aperta’ (in realtà è il nome di un villaggio palestinese a est di Hebron). Il bar-caffè si trovava sulla spiaggia di Nord Gaza ed era uno dei luoghi amati dai giovani palestinesi. Un locale per famiglie, uno dei pochi luoghi dove, a strappi, internet funzionava ancora, e per questo frequentato da giornalisti, artisti, studenti. Da oltre vent’anni era un luogo di ‘normalità’ a Gaza. Per venti mesi, gli israeliani avevano risparmiato l’al-Baqa Cafè. Questo miracolo di sopravvivenza è stato cancellato all’ora di pranzo del 30 giugno: un aereo israeliano ha sganciato una bomba da 230 chili, nell’ora di maggior afflusso di persone. Fra di loro Malak, la giovane pugile. Non indosserà più i suoi guantoni.
Riuscite a immaginare una ragazza di venti anni che si allena da pugile a Gaza? ‘Dicono che questo è uno sport per soli uomini – diceva Malak – ma quando ho cominciato, me ne sono subito innamorata. Mi ha dato un’energia positiva, è uno sport normale per ragazze e ragazzi. Entrambi possono praticare la boxe’
Malak aveva (ha) un profilo Instagram: @malak_musleh. È ‘privato’, e lei non può più accettare nuovi amici.
Se volete ascoltare il cardinale Zuppi leggere i nomi dei bambini: https://www.ilpost.it/flashes/matteo-zuppi-legge-nomi-bambini-uccisi-israele-hamas/
