Presentazione a cura di Domenico Scarpino

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“Lei disse sì” è un’opera rock. È un film, ma è come ascoltare un’ora di buona musica rock. Non è un film musicale, intendiamoci, il rock sta tutto nelle sequenze filmiche. La musica della colonna sonora naturalmente è rock, ma la partitura vera e propria è data dalle immagini.

La storia si dipana attraverso un itinerario che si configura come un’avventura per raggiungere un obbiettivo. La ricerca del tesoro. Tutte le tappe del viaggio sono raccontate dalla regista Maria Pecchioli come brani di un unico spartito, piccoli capitoli di un cammino lungo un anno, a volte duri, a volte melodiosi, a volte commoventi, a volte tristi, a volte brillanti, a volte gioiosi, come in un’opera rock in cui si narra di vicende drammatiche, si narra della vita percorsa da un’energia trascinante e coinvolgente, si narra servendosi di un unico tema forte, importante, necessario.

Lo scopo è quello di arrivare fino in Svezia per sposarsi e non perché una delle spose è di origini svedesi ma perché in Italia due spose non possono essere. Questo è il tema del film, sociale e politico, ma lo svolgimento è tutto incentrato sul motivo del viaggio. Partire è un po’ morire, si dice, perché ogni volta che partiamo lasciamo dietro di noi un pezzo della nostra esistenza. Ma partire è anche rinascere. Si cerca di raggiungere il luogo dove ci aspetta una vita nuova, che più ci corrisponde e che immaginiamo più giusta. È il destino di chi emigra ma è lo stesso destino di Lorenza e Ingrid che emigrano per potersi sposare.

Il racconto è lungo un anno circa, un po’ di più, dal momento in cui si decide di intraprenderlo fino al raggiungimento della meta, alla sua fine e quindi al ritorno con, letteralmente, in mano il cambiamento della propria realtà. Il viaggio dura un anno perché Lorenza Soldani e Ingrid Lamminpää, le due protagoniste, hanno deciso così. Perché hanno deciso che la loro unione dovesse essere un progetto sociale e collettivo prima che personale. Perché il loro matrimonio fosse davvero un progetto condiviso e “aperto”, senza zone d’ombra perché non riconosciuto. Allora hanno costruito un video-blog in cui hanno raccontato le tappe dei preparativi del matrimonio e del viaggio. Dalla comunicazione della loro decisione ad amici e parenti, al fidanzamento “ufficiale”, alla scelta delle fedi. Una sorta di concept blog, in cui tutto si risolve verso il contrappunto finale, lo sposalizio, ma anche la realizzazione del film. D’altra parte ogni opera rock nasce da un concept album no? Non è un caso che sia Lorenza sia Ingrid compaiano come coautrici del film, l’opera è collettiva e realizzata unendo le forze e la voglia di creare di più persone, le protagoniste, la regista, la wedding planning, ma anche la volontà sostenitrice dei cento invitati, che nel film sono coinvolti attivamente con le interviste e il viaggio di gruppo verso la Svezia, oltre che con la loro partecipazione ai preparativi della festa. Insomma un’ora di godimento di un racconto mai banale o scontato, nonostante l’argomento così difficile. Un’ora in cui si ride, ci si commuove, si riflette e, perché no, si fa una piccola cosa utile promuovendo l’idea che è giusto essere felici per migliaia di persone che si amano.

Poi c’è anche la parte finale da commedia matrimoniale con il divertente “ja” pronunciato dalle spose, il “classico” lancio “dei” bouquets e soprattutto l’officiante del matrimonio che tutti noi avremmo voluto. C’è il lieto fine, che di questi tempi aiuta, un’interessantissima conclusione di Lorenza sul significato della vita insieme e la commozione di Ingrid. Insomma cosa chiedere di più? Forse che i “sì” così pieni di felicità si moltiplichino e possano venire pronunciati anche in Italia. Ecco, questo. Sì.

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Lorenza ed Ingrid

Il documentario Lei disse di si di Maria Pecchioli con protagoniste Lorenza Soldani e Ingrid Lamminpää, ha vinto il Biografilm Italia Award 2014, la sezione dedicata ai documentari italiani della decima edizione del Biografilm Festival che si è svolto dal 6 al 15 giugno (ieri sera la cerimonia di premiazione).

Sito web:
www.leidissesi.net

 

maniDomenico Scarpino
Sono videomaker e sceneggiatore. Realizzo cortometraggi e video a carattere sociale. Cerco di coniugare la “meravigliosa” passione per la narrazione ad una caparbia velleità da cineasta. Il tutto condito con un “malsano” interesse per le tecnologie audiovisive.