Diario di un breve ritorno
di Giovanna Iorio

(nella foto S. Elena Irpina (Avellino))

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Succede nei paesi che dopo pranzo dormano tutti. La chiamano la controra ed è senza tempo. Infatti il sole sta in mezzo al cielo come un falco.

Succede nei paesi che ti chiedano: quanto ti trattieni? E tu non rispondi. Guardi le rondini.

E succede nei paesi che nella casa dove prima abitava uno zio ora ci stanno trenta rifugiati. Tutti maschi. E giovani. E allora chiedi in giro se si sono integrati. Come passano le giornate. E scopri che nessuno sa niente di loro. Neppure i nomi.

E succede nei paesi che la cravatta non la usi nessuno. Solo ai matrimoni. E solo ai funerali. E in chiesa. O al ristorante per le foto. Allora ho aperto l’armadio di mio padre e ne ho trovate tante. Ancora hanno il nodo. Una vita di matrimoni. E funerali.

Succede nei paesi che esci da sola e te ne torni a casa in compagnia di fichi, more, le prime nocciole ancora verdi. Vestite, le nocciole.

Succede nei paesi che una donna stia lavando i pomodori San Marzano in garage per farne conserve. Li lava uno ad uno. Poi li mette a riposare sopra una grata. Come bambini.

Succede nei paesi che un temporale venga annunciato da un vecchio con i calli.

Succede nei paesi che a stendere il bucato si faccia molta attenzione: oggi i colorati. Domani i bianchi.

Succede nei paesi che al cimitero incontri qualcuno che ti dice: ah, stai qua! E tu: si, ma di passaggio.

Succede nei paesi che dopo mangiato – con il caffè e il limoncello ancora in mano- il più magro chieda a bruciapelo: e stasera che mangiamo?

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Succede che nei paesi tutti hanno una macchina grande in garage con il lenzuolo. Sembra un fantasma.

Succede nei paesi che la vecchia che vive da sola a pranzo si apre una scatoletta di tonno. Poi dice a tutti che è venuta la nuora e ha portato i fusilli fatti in casa.

Succede nei paesi che i bambini vanno con le bici avanti e indietro facendo con la bocca il rumore dei motori e accelerano nelle discese come i centauri. E dietro i cani.

E succede nei paesi che a mezzogiorno si dica all’unisono buon appetito e “favorite”!

Succede nei paesi che tu parli in casa sul divano con tua madre e ti risponde un paesano dalla finestra: e tu stai qua! Volevo dire che avevo sentito la tua voce!

Succede nei paesi che le donne mettano sui fornelli lo stesso ragù alla stessa ora. E poi lo stesso gesto lento: girare il sugo per ore.

Succede nei paesi che a distanza di poche ore muoiano due persone anziane e l’ultimo copra il manifesto dell’altro. E poi si decide in famiglia a quale funerale andare: tu vai da A. e io vado da Z.

Succede nei paesi che il prete a Messa dica ai fedeli: immaginate di prendere il Corpo di Cristo. Le ostie sono avariate. Scusate tanto.

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