viapalUngheria che passione. Lo scopriranno i veronesi questo fine settimana, dal 20 al 22, nell’undicesima edizione del Festival Internazionale dei Giochi in Strada. Focus sul celebre romanzo “I ragazzi della via Pál” di Ferenc Molnár. Oltre ad ospitare dunque le diverse comunità ludiche dell’universo magiaro, ed alcuni nomi tra i più significativi della cultura ungherese, tanto spazio troverà la strada più famosa di Budapest. Ci sarà un’esposizione, realizzata espressamente per Tocatì e curata da Teréz Emöd, utilizza parte dei materiali esposti nella mostra Éljen a Grund! (Evviva il Grund!) organizzata dal Petöfi Literary Museum per celebrare il centenario della pubblicazione della prima edizione del libro. Uno spettacolo teatrale realizzato dalla Fondazione Aida in collaborazione con Tocatì. Lorenzo Bassotto e Roberto Macchi sono i protagonisti della messa in scena che ha ricevuto nel 2011 ad Aosta il Terzo premio al XVI Festival internazionale di teatro per ragazzi – “Enfanthéâtre”. Una maratona di letteraria che si terrà al Circolo dei Lettori di Verona e che porterà alla lettura di tutto il romanzo. Andersen organizzerà alla Biblioteca Civica, domenica, una conferenza con due focus: La guerra tra bande di ragazzi, Giocare alla banda. I gruppi di ragazzi nella società e nella letteratura italiana e le bande nella narrativa internazionale di oggi. Inteverranno Walter Fochesato, studioso di letteratura per l’infanzia e di storia dell’Illustrazione, Anselmo Roveda, giornalista, scrittore, esperto di editoria per ragazzi, Martina Russo, giornalista ed esperta di letteratura per l’infanzia. E un laboratorio di spettacolo scientifico “Giochi ed esperimenti nella via Pál”, curato da Beniamino ed Emanuele Danese. Il laboratorio è ambientato nella Budapest di inizio Novecento, luogo magico sia per i giochi dei ragazzi, sia per la formazione della mente scientifica. Il legame tra i giochi di strada e la storia della scienza viene raccontato quest’anno con particolare riferimento ai ragazzi della via Pál e agli scienziati ungheresi: dalle biglie di Nemecsek alla macchinina elettrica di Jedlik, dal telefono coi barattoli di von Bekesy, ai giochi matematici di Von Neumann.
Per quanto riguarda i giochi invece, ce ne saranno circa 40 giochi tradizionali provenienti da varie regioni italiane e dall’Ungheria.
Dall’Ungheria l’Övbirkózás (lotta ungherese), il Gombfoci (un agile calcio da tavola che inizialmente veniva giocato con i bottoni),la Lotta con i bastoni e Frusta ungherese, lunghissima eppure docilissima nelle mani dei csikós (i frustatori della Puszta), giusto per fare qualche esempio.
Tra i circa 40 giochi della tradizione italiana ci saranno: Bastone siciliano, singolare forma di scherma che risale al XIII secolo, Badrunfa, ovvero la trottola della Sardegna, Pagalosto, conviviale gioco di bocce tipico del Friuli Venezia Giulia, Sbürla la röda, atletica corsa con balle di fieno (Lombardia), e tanti altri.
Il Festival è nato nel 2003 e piano piano è cresciuto dedicando, dal 2006, l’edizione dell’anno ad un paese estero. Tocatì è organizzato da Associazione Giochi Antichi (AGA), in collaborazione con Comune di Verona e Regione Veneto. Il festival è gratuito e tante altre informazioni le trovate su
www.tocati.it