E’ rimasta lontana dal mondo per decenni, chiusa dal mare e irraggiungibile dai civili, una base militare sovietica di un secolo che sembra passato da secoli. L’isola di Saaremaa oggi è terra di mulini, pecore, aziende agricole nella piccola e lontana Estonia. Nel suo capoluogo, Kuressaare, il padrone è un castello. Costruito al centro di un’isola artificiale affonda la sua storia nel 1381. Un castello medievale perfettamente conservato, unica fortezza medievale dei paesi baltici ancora in queste condizioni di conservazione. Oggi è un centro espositivo e nella mostra permanente si spiega nei dettagli della storia della città, ottomila anime, in origine luogo di commercio e mercato. Il piccolo borgo può essere un’interessante tappa per scoprire la natura dell’isola, le foche che si riproducono sulle sue coste, e provare le sue spa. La città infatti è storicamente riconosciuta come una delle preferite della regione per le cure e il benessere: la prima spa risale al 1840. E’ luogo ideale per chi ama l’osservazione degli uccelli in migrazione, l’oca facciabianca e il cigno reale, e le riserve naturali, Viidumae e il Parco Nazionale di Vilsandi. Non può mancare una tappa al cratere meteoritico di Kaali, il maggiore d’Europa e facilmente accessibile. E per chi volesse vedere i mulini a vento i più famosi si trovano a Angla, dove il vento non lascia tempo alle nuvole di impigliarsi tra i rami.