“Il “paesaggio” designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni”.
Articolo 1 della Convenzione Europea del Paesaggio.

I nostri studenti conoscono gli elenchi delle componenti fisiche, antropiche ed economiche che disegnano il volto di un paesaggio. Con questa modalità è come se conoscessero le lettere dell’alfabeto senza saperle comporre in parole che definiscano il loro personale pensiero percettivo del luogo.

La percezione “concerne sia i paesaggi che possono essere considerati eccezionali, sia i paesaggi della vita quotidiana, sia i paesaggi degradati” articolo 2.
Essa coinvolge un livello fisico attraverso i cinque sensi e un livello spirituale che nasce dalla proiezione dell’interiorità sugli spazi esterni.

Esercizi di percezione paesaggistica sensoriale sono di semplice ideazione e dipendono dal contesto in cui si vive.
Invece far sperimentare la forza trasformatrice del contatto tra la nostra geografia interiore e quella esteriore è un’attività più complessa perchè non si può avvalere di canali codificati del tipo “con il tatto, con l’udito…”. E’ un esercizio assolutamente soggettivo.
Ci muoviamo in uno spazio individuale di cui in quanto tale non conosciamo la mappa. Solo il singolo studente può realizzarla o meglio disegnarla.

Per far comprendere questo concetto usate un linguaggio usuale per i ragazzi , un video musicale: “Up & up” dei Coldplay. E poi pescate a piene mani dal Erodoto 108 – storie dall’esilio n° 4: https://www.erodoto108.com/esilio-4/
Potete proiettare e commentare qualche immagine della rivista, dopo aver visto il video dei Colplay, scaricando direttamente il numero on line. Anche i testi a lato sono indubbiamente evocativi.
Ad esempio i disegni di Lido Contemori suggeriscono spunti per riflettere sullo sguardo che dal confine delle pareti domestiche ci porta a viaggiare per il mondo e a colorarlo con le nostre tinte.

Il video e le immagini propongono un esempio di ricomposizione individuale e fantastica del paesaggio che può servire da modello agli studenti per produrre la loro personale interpretazione tra elementi oggettivi e soggettivi. In una parola la loro “percezione”.

In collaborazione con le Missioni Geografiche del Museo di Geografia dell’Università di Padova ecco un modello di lavoro: https://www.missionigeografiche.it/geopopup/

Il tipo di attività favorisce la comprensione dell’interazione continua tra mondo interiore e mondo esteriore nello sviluppo della nostra persona. Aiuta a capire il valore di arricchimento spirituale in un viaggio che si riflette poi nella vita quotidiana nel contatto con i luoghi e le persone che li abitano.
Questo è il capitolo non scritto nei libri di geografia. A noi crearlo.

Luisa Fazzini – referente AIIG Veneto per la scuola secondaria di I grado