immagine e parole di Francesca Duca

Ma poi ti trovo. Città tra le elette. Divorata e ricostruita. Costantemente mobile. Sgomitando in linea retta. Il medio odore di sottiletta. Fusa. Ti attraverso. Ogniqualvolta. Ricompongo le tue parti. Il tuo selciato. Quello vecchio. Più su ancora. Passo passo. Il fiato trafitto da aghi di pino e l’Oriente del fico. Inebriante da un vecchio muro. Ti vedo. Finalmente. Barcellona. Rupe di ginestra. Frastuono del porto fosco di Mare. Di nuovo.  Pensandomi vecchia. In un baraccio di quartiere. Vermut casero nel bicchiere.