Testo e foto di Adele Caputo

Festa della Madonna della Bruna 2016

1 luglio
La festa è ufficialmente cominciata. Banda, stendardi, cavalli trombe e cavalieri, politici e militari. C’è anche una donna, ha i tacchi alti. Fa caldo e noi in casa ascoltiamo j-ax, Alvaro Soler e Nina Zilli. Io vorrei imparare a cantare “La prima cosa bella” di Nicola Di Bari.
Fuochi, fumo, acqua sull’immagine sacra. Strillo di tromba. Applausi di devozione. E botti. Forti e ripetuti, per chiudere. Poi la folla va via. Resta il fumo e i fili colorati dei coriandoli sul piazzale del comune. Dal balcone guardo due uomini e una donna pulire. Il salumiere ha già esposto la bandiera dell’Italia, il tg1 preannuncia Italia-Germania domani a Bordeaux, la bella addormentata di Francia.
Bancarelle. Giostre.

2 luglio
È l’alba. Le campane delle chiese suonano. Attraverso la città silenziosa incontrando molti ragazzi e ragazze, non sono tornati a casa stanotte.
Piazza San Francesco. Arriva il quadro della Madonna della Bruna. C’e un coro bellissimo sulla scalinata della chiesa. Di pastori neanche uno. Bisognerà dire a quei ragazzi che una volta c’erano. Io li ho sentiti passare quando abitavo nel Sasso Caveoso.
Adesso la piazza è piena di persone, parlano a bassa voce. È un mormorio che culla.
Sono seduta, il cielo è sempre più chiaro, guardo arrivare il quadro, mi avvicino, i particolari coi rilievi dorati risplendono nell’opacita’.
A casa. Dopo il pranzo da nonna Iolanda e una lunga dormita, aspettiamo di guardare la partita in TV. Il carro in cartapesta non l’ho visto ma mi sembra bellissimo, nella fantasia ho l’immagine sua.

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