Testo a cura di Isabella Mancini

Il calore. Quello delle emozioni. Si può vedere. A fare il “miracolo” il lavoro di Roselena Ramistella che, scavando scavando, ci fa capire come la radice delle emozioni è la stessa per tutti gli uomini e le donne del mondo. 

Una macchina fotografica termica per catturare le vibrazioni provocate da quelle domande sulla propria vita, il proprio trascorso di ricordi, di richiedenti asilo nei centri di accoglienza siciliani. Un progetto che nasce dalla terra che più di tutte è stata esposta agli arrivi via mare, la Sicilia, e che ha prodotto una serie di video, firmati da Ramistella, dove il riscaldamento del corpo degli intervistati viene fermato in immagine.

Attraverso questa lente è possibile osservare le risposte istintive del corpo. L’artista si era domandata se le emozioni avessero un colore e la risposta è: “sì”.
L’anonimato delle persone ritratte è garantito dal fatto che le macchine termiche riportano un negativo, ad aloni di colore, dell’immagine ripresa e questo ha permesso di farci vedere l’impatto emotivo a quelle stesse domande che vengono poste dalle commissioni territoriali per la valutazione della richiesta di asilo. Per scoprire di più su questa fotografa, che ha vinto il Sony Photo Award e il Vogue Italia Prize, il 21 giugno sarà possibile vedere (su SkyArte ma anche ondemand su Now) l’episodio della serie Sky, Le fotografe, dedicata proprio al suo lavoro. In modo particolare a quello di Deepland, viaggio sui monti della sua isola.
Seguitela su Instagram per scoprire i suoi lavori.