Testo di Carlotta Alaura

«Ho scoperto i lavori di Bartolí per caso, mentre passeggiavo annoiato tra i reparti di una fiera del libro a cui ero stato invitato. La copertina del libro che Georges Bartolí dedicò allo zio Josep catturò la mia attenzione. Lo schizzo di un repubblicano spagnolo accasciato sulle stampelle, mezzo uomo, mezzo cadavere, un disegno eccezionale. Poteva essere solo il lavoro di un artista geniale. La mia prima impressione venne confermata da ogni pagina del libro» Con queste parole Aurel racconta come nasce Josep, il nuovo lungometraggio di animazione.

Siamo nel febbraio 1939. I repubblicani spagnoli fuggono dalla dittatura di Franco, verso la Francia. Il governo francese confina i rifugiati in campi di concentramento, dove si riesce a malapena a soddisfare i bisogni primari. È in uno di questi campi che due uomini, separati dal filo spinato, diventeranno amici. Uno è una guardia, e l’altro è Josep Bartolí un illustratore nato a Barcellona nel 1910, che combatte il regime franchista.

In Francia, Bartolì passò per ben sette campi di concentramento, riuscendo a schivare sempre il rimpatrio, che avrebbe significato morte certa. Sopravvive disegnando: «Sarebbe uscito di senno se si fosse prostrato, se fosse rimasto con le mani in mano a giocare a carte,» dice Georges, suo nipote.

«Con questo film vorrei interrogarmi sulla nozione di impegno, resistenza, testimonianza e ovviamente esilio. Il partigiano è colui che si oppone fisicamente a qualcosa di insostenibile, anche a costo della propria vita. Il giornalista è colui che osserva e deve preservare la propria vita per testimoniare. Bartolì era entrambe le cose. Prendeva in mano la matita quando le armi diventavano inutili» prosegue Aurel.

E il disegno è in qualche modo il vero protagonistra della pellicola: illustrazioni politiche ricche di dettagli e
significato, critiche al potere, allo Stato, alla religione, alla vigliaccheria, dei leader di tutto il mondo. E poi gli schizzi dei campi. Potenti tratti di matita a testimonianza di questo drammatico episodio del ventesimo .secolo.

Al cinema come film evento in versione originale con sottotitoli in italiano il 30, 31 agosto e 1 settembre.