Testo di Luisa Fazzini

Perché il numero on line di Erodoto 108 può essere utile al rientro a scuola a settembre? Perché si intitola “Il senso dei luoghi”: articoli che rivelano un filo unico tra paesaggi differenti, intessuti di poesia dei luoghi, di intuizioni assolute, di definizioni inconsapevoli di geografia soggettiva.

Afferriamo il bandolo della matassa: l’essere umano percepisce con i cinque sensi. I cinque sensi generano connessione emotiva. La connessione è l’atto di lasciarsi prendere empaticamente. Per il sapere geografico è il momento in cui ci riconnettiamo al Tutto e recuperiamo le infinite risposte che la scelte operate dalla strutturazione disciplinare ci hanno precluso. La connessione dunque è il momento creativo, ispirato dalla percezione sensoriale del Genius Loci.

Questo stato di grazia di immersione nel paesaggio, che non è automatico né scontato, si può riassumere nell’espressione “sentimento del luogo”. Il “senso del luogo” è il passaggio successivo. Prima sentiamo, poi capiamo. Nel capire attribuiamo ai luoghi un significato che ci porta a volerne di conseguenza tutelare il valore.

La geo – grafia, come ricorda in una poesia Claudia Fabris, è la scrittura con cui la Terra si esprime. Ma noi non sappiamo più leggerla, inariditi dalla razionalità dei manuali scolastici, sicuramente utile per la trasmissione universalmente comprensibile della disciplina geografica, ma demotivante sui banchi di scuola perché l’oggettività non genera coinvolgimento e quindi appartenenza.

E a questo punto? A questo punto abbiamo avvolto il gomitolo. E si scarica la rivista (è gratis): https://www.erodoto108.com/numero-36-il-senso-dei-luoghi/. Gli articoli che cosa hanno in più rispetto al manuale? La meraviglia del soggetto che la bellezza e il contatto con l’assoluto generano. Allora leggere l’ultimo numero di Erodoto 108 può aiutarci come docenti a trovare parole per lavorare tra geografia soggettiva e geografia oggettiva, inserendo come metodo quotidiano delle attività di riflessione sulla connessione emotiva che siano propedeutiche all’apprendimento delle nozioni.

“Geografica. La didattica della meraviglia” desidera promuovere la divulgazione di attività per lo studio tra approccio umanistico emozionale e scientifico razionalista, nella convinzione che questa modalità integrata di insegnamento possa contribuire a formare cittadini consapevoli e attivi e viaggiatori rispettosi. La rubrica dunque è aperta alla pubblicazione di lavori di docenti e classi ispirati agli articoli del numero di Erodoto 108 “Il senso dei luoghi”. Contattateci, ne saremo felici.

Buon anno scolastico a tutte e a tutti.