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Due giornate di cinema e archeologia. Sull’Altopiano dei sette comuni, sulle Alpi vicentine, quelle cantate da Hemingway in Di là dal fiume e tra gli alberi dove avrebbe voluto essere seppellito, dove Addio alle armi affonda il peduncolo della prima radice, per il secondo anno torna un appuntamento dedicato al cinema che si occupa di archeologia. Un’anticipazione del Festival di Rovereto che si tiene ormai ogni ottobre, quest’anno dal 6 al 10, organizzato dal Museo Civico con la collaborazione della Rivista Archeologia Viva. Inaugurazione il 7 agosto a Cesuna di Roana  al Cinema Teatro Palladio con tre titoli in programmazione: Sagalassos di Philippe Axell e Marco Visalberghi dedicato all’ultima città romana dell’impero d’Oriente, in Turchia, governata da Costantinopoli; Come Nerone salvò Roma di Altair 4 Multimedia con ricostruzioni grafiche in 3d dell’incendio del 64 d.C., e La macchina del tempo di Filip Milenkoic, cortometraggio dedicato alla vita dell’uomo di Neanderthal. Sabato non solo cinema ma anche visite guidate, la prima alle 9 per la Val D’Assa e la seconda alle 17 al sito del Paleolitico superiore di Riparo Battaglia ad Asiago. Il cinema sarà invece alle 20,45 ad Asiago, al Lux, con il documentario di Lucio e Anna Rosa, Il segno sulla pietra, dedicato al deserto più grand edel pianeta, il Sahara. Anche domenica ci sarà l’opportunità di fare una nuova visita, alle 16 al Museo Archeologico dell’Altopiano dei Sette Comuni e al sito archeologico del Bostel di Rotzo. Chiusura delle proiezioni al Gallo Auditorium con la proiezione di Balenieri baschi. La storia dell’ultima baleniera di Jon Maia. Poi verrà assegnato il Premio dedicato alla memoria di Olivo Fioravanti al film vincitore. Ingresso gratuito, compreso le visite guidate. Visitate il sito web di Archeologia Viva per avere altri dettagli.